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Il brevetto "IMPORTANTE"

29/01/2021 15:12

Andrea

TECNICO, SCUBA DIVING, Instructor, Rescue Diver,

Il brevetto "IMPORTANTE"

Ritengo che qualsiasi Subacqueo anzi... qualsiasi persona appassionata di mare, anche chi fa solo snorkeling o chi semplicemente vive il mare dalla battigia o i

Nella propria carriera Subacquea, ognuno di noi consegue (o mira a conseguire) dei brevetti. 

A prescindere dal paese in cui li abbiamo conseguiti o dall'agenzia didattica che li ha rilasciati, tutti rappresentano dei traguardi raggiunti, qualche paura vinta,  nonchè un mattoncino in più di conoscenza nel nostro curriculum (e si spera anche un mattoncino che non venga dimenticato il giorno dopo averlo acquisito) .

 

Ma riusciamo ad individuarne uno che sia davvero "IL PIÙ IMPORTANTE?"

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Ovviamente, il primo posto spetta di diritto al brevetto Open Water Diver (brevetto di primo livello), esso costituisce la base della nostra carriera Subacquea, durante questo corso si apprendono le basi della subacquea da tutti i punti di vista ed il corso fornisce la quasi totalità delle nozioni necessarie al novizio subacqueo.

Data l'ovvietà che qualsiasi subacqueo debba possedere il suddetto brevetto, lo ritengo importante, ma non il più importante.

 

Il brevetto che metterei al primo posto e che davvero ritengo fondamentale è il RESCUE DIVER.

 

Ritengo che qualsiasi Subacqueo anzi... qualsiasi persona appassionata di mare, anche chi fa solo snorkeling o chi semplicemente vive il mare dalla battigia o in barca nel week-end debba avere una conoscenza della tecniche di salvataggio e delle nozioni trattate durante questo corso.

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Il Rescue Diver è un brevetto molto lungo e con un programma ampio sia in acqua che fuori dall'acqua che lo rende faticoso ed impegnativo sia dal puto di vista teorico che fisico. Fornisce al subacqueo i trucchi per riconoscere lo stress, in se e nei compagni di immersione e da all'allievo (futuro Rescue) tutti gli strumenti per poter intervenire in tempo e prevenire (meglio che curare) attacchi di panico oltre che ovviamente fornire le tecniche di recupero e salvataggio in acqua del bagnante (subacqueo e non) che avverte un malore comprese le manovre importantissime di Rianimazione Cardio Polmonare (vedasi http://www.blsd-academy.it/blsd.html).

Per ovvi motivi, se parliamo di un brevetto per Subacquei , una grossa parte verra' svolta in acqua, il che ovviamente aggiunge ulteriori capacità necessarie per accedere al corso.

Da futuri Rescue dovremo essere in grado non solo di raggiungere chi sta male in tempi rapidissimi, con vestizione quasi immediata e nuotate anche di centinaia di metri ma soprattutto, dovremo arrivare li' con un'efficienza fisica tale da permetterci di salvarlo e portarlo fuori dall'acqua proseguendo le manovre fino all'intervento dei soccorsi, qualunque sia il suo peso o la sua capacità natatoria.

Come diceva sempre il mio mentore, se arriviamo vicino al malcapitato e non possiamo soccorrerlo perchè stanchi, ci vorrà una terza persona per salvare anche noi, ovviamente avremmo fallito tutto.

Ecco... QUESTO NON DEVE MAI ACCADERE.

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Lo ritengo un brevetto importantissimo, da tutti i punti di vista che vi spiego qui di seguito.

Di solito si inizia da una preparazione fisica importante, utile a dare il fiato necessario per le operazioni di salvataggio, poi si affrontano le tecniche per soccorrere un nuotatore (o subacqueo) sotto stress o in temporanea difficoltà (dobbiamo evitare che il malcapitato ci arrechi danno rendendoci impossibile salvarlo).

Si affina la logica per individuare lo stress ed il panico prima di immergersi così da risolvere il problema a monte, se necessario proprio impedendo l'immersione al Subacqueo che non è nel corretto stato psicofisico per immergersi. Si affrontano le corrette procedure da mettere in atto prima e dopo il nostro intervento (chiamare i soccorsi o incaricare qualcuno di chiamarli mentre noi interveniamo) compresa la preparazione del malcapitato ad un eventuale trasporto in ambulanza o manovre di Bls-D (eseguite da noi o da chi per noi).

 

Detto cosi', in un paio di righe sembra tutto molto semplice ma vi assicuro che quando si prova a salvare qualcuno o anche solo ad aiutarlo in un momento di difficoltà non è tutto cosi' lineare e semplice.

 

Il corso prepara proprio all'imprevedibile, inclusa l'evenienza che le nostre misure da sub fotomodelli non si adattino al salvataggio di un malcapitato che pesa magari 30 40 kg in piu' di noi e che (stressato) non si vuole proprio muovere per aiutarci a salvarlo.

 

Questo corso cambia il punto di vista delle nostre immersioni e responsabilizza il candidato rendendolo molto più sicuro dei propri mezzi, fisici e teorici.

 

A prescindere dalla didattica che sceglierete, o dall'istruttore che vi aiuterà nel vostro percorso, accertatevi che vi dia una preparazione completa ed efficiente non tralasciando nessun particolare.

Quando sarete chiamati ad intervenire, per vostra scelta o perchè siete gli unici a poterlo fare, dovrete essere al top delle vostre possibilità perchè chi svolge queste operazioni ha pochissimo margine di errore ed è necessario che tutto sia fatto nel modo corretto, ne va della vostra incolumità e della salute del malcapitato di turno.

 

Consiglio a tutti,subacquei e non, di seguirne le lezioni, anche solo per accrescere le conoscenze o per sapere cosa fare e cosa NON FARE (aspetto che molte volte è sottovalutato).

 

NON PEGGIORARE LA SITUAZIONE È GIÀ UN OTTIMO INTERVENTO SE SI HA IL BUON SENSO DI FRENARE L'ISTINTO, CON QUESTO CORSO IMPARERETE A VEICOLARE L'ISTINTO PER FARE LA COSA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO.