A tutti è capitato almeno una volta... felici di aver acquistato quella bellissima maschera, non vediamo l'ora di indossarla ma ecco che appena entrati in acqua l'entusiamo svanisce e si vede poco o nulla perchè la maschera si appanna.
Da cosa deriva questo fenomeno ?
Possiamo risolverlo ?
Vediamo di scoprirlo insieme...
Ci sono principalmente due motivi che portano La maschera ad appannarsi.
A prescindere dalla marca e dalla forma scelta, purtroppo, nessuna maschera è indenne dal fenomeno, almeno nei primi utilizzi, ma possiamo analizzare insieme alcune accortezze e metodi per ridurlo a livelli accettabili .
L'appannamento deriva da due cause principali, entrambe generano lo stesso odioso effetto ma badate che una non esclude l'altra e se non si applicano le giuste manovre potrebbero sommarsi ed amplificare il fenomeno tramutandolo in qualcosa di veramente fastidioso.
La prima causa per cui la nostra maschera si appanna è insita nella modalità di costruzione dell'oggetto.
Durante la creazione delle maschere, gli stampi vengono riempiti di silicone (principale materiale costruttivo delle maschere moderne) questo materiale gommoso impregna i vetri e ne deposita le particelle sulle lenti , questi residui saranno il peggior nemico della nostra visibilità. La soluzione a questo problema è strettamente dipendente da alcuni fattori, il primo dei quali è la forma della nostra maschera, piu' la superficie del vetro è ampia piu' dovremo lottare per pulirla ed il secondo è la nostra capacità e tenacia di "sgrassare" i vetri
Appena acquistate la vostra maschera (o dopo un lungo periodo di inutilizzo) vi consiglio di eseguire un "trattamento" per eliminare i residui di silicone.
Si usa un agente sgrassatore che sia una goccia di detersivo per piatti o altro di vostra scelta ed in aggiunta un po' di bicarbonato o altra polvere che abbia potere abrasivo. Vi consiglio di scegliere fra questi materiali fra i meno tossici e chimici che riuscite a reperire in quanto la maschera potrebbe macchiarsi usando prodotti troppo aggressivi, tenete presente per lo stesso motivo che comunque andrà indossata sul viso e siccome anche se sciacquata (speriamo non in mare) potrebbe impregnarsi un pò dei prodotti usati, meglio usare prodotti naturali o con poco impatto e tossicità.
Dovremo lasciare agire l'emulsione creata ed andare a strofinare i vetri per tirare via i resti di silicone. Ho evidenziato in ROSSO nella figura qui accanto le parti piu' difficili da pulire ovvero le parti fra la cornice ed il vetro, dove lo spazio stretto non ci permetterà di strofinare bene. Per i piu' temerari consiglio anche un velocissimo passaggio con un accendino a fiamma bassa, niente paura, dovrete solo fare attenzione a non tenere la fiamma troppo vicina alla parte in gomma / silicone della maschera e fare dei brevi passaggi sui vetri per "bruciare" le particelle rimaste. Più sarete puntigliosi ed attenti attenti in questa fase della pulizia e meno rischi di appannamento avrete in seguito.
La seconda causa per cui la nostra maschera si appanna sono gli sbalzi termici.
I vetri delle maschere risentono dello sbalzo termico,reagendo allo stesso modo di qualsiasi altro vetro, pensate ad esempio ai vetri delle auto durante il cambio delle stagioni o la mattina presto. Tenendo la maschera al collo, il vetro in poco tempo prenderà la temperatura del nostro corpo ed ovviamente risentirà dello sbalzo all'ingresso in acqua, cosi' come pur avendo cura di non tenerla al collo, risentira' della differenza tra la superficie esterna (acqua a 15/20°) e quella interna a contatto con il nostro viso (circa 35/ 37°).
Una soluzione a questo problema è utilizzare una sostanza che momentaneamente isoli i nostri vetri dagli sbalzi, che può essere sia la saliva (poco elegante ma efficace) sia uno spray adatto alle maschere da subacquea, entrambi da spargere sui vetri (uno o l'altro) prima delle immersioni.
L'altra soluzione è quella di usare i tempi morti prima dell'immersione, per fare "ambientare" la maschera alla temperatura dell'acqua, riempiendola con acqua di mare e lasciandola piena d'acqua fino al momento di indossarla, questo farà si che i vetri si abituino alla temperatura che troveranno durante l'immersione e quindi risolverà o attutirà notevolmente il fenomeno incriminato.
I metodi qui sopra descritti, soprattutto se ripetuti un paio di volte, portano alla risoluzione definitiva del problema.
A volte mi è capitato che alcuni allievi nonostante il trattamento riscontrassero ancora problemi di appannamento ed in quel caso bisogna solo continuare ad eseguire i trattamenti piu' e piu' volte fino alla totale scomparsa del fenomeno.
In ogni caso, per le maschere piu' ostinate, o per i casi in cui con tutta la buona volontà il problema si presenti in acqua "improvvisamente" non vi resta che provare a riempire e svuotare la maschera fino alla fine dell'immersione cosi' da risolvere almeno temporaneamente il problema (o almeno non trascorrere l'immersione nella nebbia) . In tutti i corsi di primo livello di qualsiasi didattica si insegna a riempire e svuotare la maschera ma qualora aveste necessità di rinfrescare la memoria, vi invito a guardare il breve video qui sotto dove si dimostra proprio l'esercizio adatto.
(Si ringrazia Giovanni Perricone per aver prestato la faccia e le sue abilità in questo video che è parte del corso Open Water Diver di I.S.D.A.)
Approfondimenti:
Proprietà e composizione della saliva ---> https://it.wikipedia.org/wiki/Saliva
Prodotti naturali per eliminare il silicone ---> https://www.wikihow.it/Preparare-uno-Sgrassatore-Naturale
Didattica I.s.d.a. ---> http://www.isdaitalia.it/
